ingresso
ingrèsso s. m. [dal lat. ingressus -us, der. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. a. L’atto di entrare; è sinon. di entrata, ma si usa per indicare entrata solenne o in frasi di tono enfatico, elevato: gli sposi fecero il loro i. nella sala; le truppe vittoriose hanno fatto il loro i. nella capitale nemica; fig., un giovane che fa il suo primo i. nel mondo, nella società. b. La facoltà di entrare in un luogo: l’i. è libero a tutti; l’i. è vietato alle persone non addette ai lavori; permettere, concedere, proibire l’i.; soprattutto con riferimento a luoghi di spettacolo o di manifestazioni culturali e sportive, a pubblici esercizî, a ritrovi e circoli privati, e sim.: i. libero, i. riservato, i. a pagamento; i. di favore, accordato, senza pagamento, a determinate persone. Biglietto d’i., quello che si deve esibire per entrare in un locale di pubblico spettacolo, in un museo e sim.: acquistare un biglietto d’i.; con uso assol., il prezzo che si paga per il biglietto d’ingresso, e il biglietto stesso: bisogna pagare l’i.; ho preso due ingressi per l’Opera. c. L’entrata in carica di un parroco, di un vescovo, di un magistrato: l’i. del nuovo vescovo nella diocesi. d. fig. L’inizio, il principio di un fenomeno periodico; spec. con riferimento alle stagioni: all’i. della primavera. 2. Entrata, passaggio, varco per cui si entra in qualche luogo o ambiente: all’i. della valle; l’i. della città; l’i. del campo sportivo; l’i. del castello, del palazzo; l’i. della banca; un i. ampio, spazioso; chiudere, sbarrare, aprire l’i.; sono arrivato in ritardo e ho trovato l’i. chiuso. In partic., delle case di abitazione: l’i. della palazzina, della villa; porta, portone d’i.; appartamento con due i.; entrare, far entrare dall’i. principale, dall’i. di servizio; stanza, sala d’i. (o semplicem. ingresso), il vano che segue alla porta d’ingresso e che serve per lo più come stanza di attesa e di disimpegno: lo fece attendere nell’i.; lasciò l’impermeabile e l’ombrello nell’i. ed entrò nello studio; negli alberghi, hall d’i., grande ambiente che serve come locale d’attesa, sul quale si apre la porta d’ingresso per il pubblico e si affacciano i servizî di portineria. 3. a. In elettrotecnica (anche entrata), con riferimento a un amplificatore, a un filtro, ecc., la coppia di morsetti ai quali si applica la tensione o la corrente che deve essere amplificata, filtrata, ecc.: connettere un microfono all’i. di un amplificatore; resistenza, capacità d’ingresso. In partic., in un amplificatore a più stadî, il primo stadio di amplificazione, cioè quello al quale fanno direttamente capo i morsetti d’ingresso. b. In elettronica, sinon. di entrata (nel sign. 1 e) e dell’equivalente ingl. input. c. Più in generale, nel linguaggio scient., con riferimento a un sistema, ogni grandezza il cui valore dipende da eventi che hanno luogo fuori di esso e le cui variazioni provocano il passaggio del sistema da una condizione di equilibrio a un’altra.