ingombrare
(ant. ingomberare) v. tr. [der. di un celtico *combŏros; cfr. fr. encombrer] (io ingómbro, ecc.). – 1. a. Riempire, occupare un luogo o uno spazio, costituendo un impedimento al passaggio, un intralcio al movimento, o dando comunque impaccio: una gran folla ingombrava l’uscita; c’erano dappertutto tavoli e panche che ingombravano i marciapiedi; far rimuovere i carri che ingombrano la strada; liberami la scrivania di tutte queste cartacce che la ingombrano. Più genericam., occupare uno spazio, riempirlo: sono cibi pesanti che ingombrano lo stomaco; il vento ha spazzato le nubi che ingombravano il cielo; nel linguaggio letter., anche semplicem. occupare: e poi la mensa ingombra Di povere vivande (Petrarca); o coprire, impedire, impacciare: il destrier ... fa crollar sì il mirto ove è legato, Che de le frondi intorno il piè gli ingombra (Ariosto). b. Con valore causativo, di persona, occupare uno spazio collocandovi oggetti voluminosi o in disordine che diano impaccio o siano d’intralcio: i venditori ambulanti avevano ingombrato il porticato con le loro baracche; hai ingombrato tutto il corridoio con le tue valigie. In marina, i. la fronte, rimettere a posto sulle navi da guerra le gru e gli altri attrezzi che erano stati rimossi per dare campo libero al tiro delle artiglierie. 2. fig. Riempire, occupare con elementi (non materiali) inutili o dannosi o comunque in quantità eccessiva: i. la mente di nozioni superflue, i. un testo di note erudite (e riferito alla cosa stessa che è d’ingombro: nozioni confuse che ingombrano la mente, un corredo di note erudite che ingombrano lo scritto); o più generalmente occupare, pervadere: Mortal bellezza, atti e parole m’ànno Tutta ingombrata l’alma (Petrarca); spesso facendo velo o essendo altrimenti d’ostacolo: la nebbia dell’ignoranza che c’ingombra gli occhi, l’intelletto; L’anima tua è da viltade offesa; La qual molte fiate l’omo ingombra (Dante); obblivïone ingombra I tuoi pensieri, e gli avviluppa il sonno (Leopardi). Con accezione più partic., poet., interporsi creando ostacolo al passaggio di qualche cosa: Non ti maravigliar più che d’i cieli Che l’uno a l’altro raggio non ingombra (Dante), l’un cielo non impedisce che il raggio giunga all’altro cielo. ◆ Part. pres. ingombrante, frequente come agg., che occupa molto spazio ed è quindi d’impaccio, d’ostacolo, d’impedimento: un pacco, un baule, una cassa ingombrante; un tavolo troppo ingombrante; anche di persona, in quanto grossa, voluminosa: un uomo, una donna ingombrante; impediva tutto il passaggio, col suo corpo ingombrante; e fig. (spesso scherz.), che dà fastidio o mette a disagio per la sua invadenza o per la sua sola presenza: liberarsi di un parente (o di un marito, di una moglie) ingombrante; un ospite, un amico ingombrante, importuno; un personaggio ingombrante, scomodo.