ingoiare v. tr. [forse lat. ✻ingluviare, der. di ingluvies "gozzo"] (io ingóio, tu ingói, ecc.). - 1. [immettere cibo o bevande nel tubo digerente, anche assol.: i. un boccone di pane; ho difficoltà a i.] ≈ Ⓣ (med.) assumere, (fam.) buttare (o mandare) giù, ingerire, inghiottire, [come funzione fisiologica, spec. riferito a saliva] deglutire. ↑ divorare, fagocitare, (non com.) ingollare, ingurgitare, trangugiare, [spec. riferito a liquidi] tracannare. ↔ espellere. ‖ rigettare, rimettere, vomitare. 2. (fig.) a. [tenere a freno, per dominarli, pianto, proteste e sim.: i. le lacrime] ≈ contenere, (fam.) digerire, frenare, inghiottire, (fam.) mandare giù, (lett.) rattenere, reprimere, trattenere. ↔ manifestare. b. [vivere con rassegnazione situazioni offensive e dolorose, anche assol.: i. tanti soprusi; quante ne ho dovute i.!] ≈ digerire, incassare, inghiottire, (fam.) mandare giù, sopportare, subire, tollerare, [con uso assol.] (fam.) abbozzare. ● Espressioni: fig., ingoiare il rospo (o il boccone amaro) → □. 3. (fig.) [di flutto, baratro, voragine e sim., accogliere in sé e fare scomparire: essere ingoiato dal mare] ≈ assorbire, inghiottire, [di onde, flutti e sim.] sommergere. □ ingoiare il rospo (o il boccone amaro) [essere costretto ad accettare qualcosa di sgradito] ≈ (fam.) abbozzare, digerire, incassare, (fam.) mandare giù (il rospo o il boccone amaro), sopportare, subire, tollerare.