ingegno /in'dʒeɲo/ s. m. [lat. ingĕnium "carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa"]. - 1. a. [complesso delle qualità intellettuali e delle capacità inventive: dare prova d'i.] ≈ acume, capacità, creatività, (fam.) fosforo, ingegnosità, intelletto, intelligenza, spirito. ↑ genialità, genio. ‖ destrezza. ↔ idiozia, mediocrità, ottusità, (lett.) stolidità, stoltezza, stupidità. ● Espressioni e prov.: prov., il bisogno aguzza l'ingegno ≈ fare di necessità virtù; fig., iron., alzata d'ingegno → □. b. (estens.) [persona dotata di grande ingegno] ≈ aquila, cervello, (fam.) cima, genio, intelligenza, mente, talento, testa. ↔ nullità, zero. 2. (lett.) a. [complesso delle qualità innate e delle tendenze spirituali d'una persona: i. docile, feroce] ≈ carattere, indole, natura, temperamento, tempra. b. (non com.) [caratteristica psicologica individuale che spinge verso una determinata attività, un'arte e sim.] ≈ attitudine, inclinazione, predisposizione, tendenza, (non com.) vena, vocazione. 3. (lett.) [qualsiasi atto e mezzo ingegnoso che tornino utili in determinati momenti: ricorrere a un i.] ≈ accorgimento, artificio, astuzia, escamotage, espediente, (lett.) machiavello, (fam.) marchingegno, (fam.) pensata, rimedio, stratagemma, trovata. □ alzata d'ingegno ≈ lampo di genio, (fam.) pensata, scoperta, trovata. [⍈ PENSARE]