infrarosso
infrarósso agg. e s. m. [comp. di infra- e rosso]. – 1. agg. In fisica, radiazioni i. (e più com. raggi i., meno com. radiazioni termiche), radiazioni elettromagnetiche, invisibili all’occhio umano, aventi lunghezza d’onda compresa all’incirca fra 1 mm e 0,8 μm, cioè immediatamente superiore a quella del rosso visibile; sono emesse da tutti i corpi caldi, costituendo il calore trasmesso per irraggiamento, ossia il calore raggiante (per es., quello prodotto dagli apparecchi di riscaldamento), il quale può essere successivamente assorbito da un corpo, che ne risulta riscaldato. 2. s. m. (solo al sing.) La parte dello spettro elettromagnetico occupata dalle radiazioni infrarosse; astronomia nell’i. (meno com. astronomia infrarossa), la parte dell’astronomia che studia la radiazione infrarossa emessa da astri (pianeti, Sole, stelle, ammassi stellari, ecc.) e dalla materia interstellare diffusa (polvere, nubi, ecc.); fotografia nell’i., con emulsioni sensibili alle radiazioni infrarosse, impiegata soprattutto nel campo della ricerca scientifica o per ottenere particolari effetti artistici.