infrangere
infràngere (ant. infràgnere) v. tr. [comp. di in-1 e frangere; cfr. lat. infringĕre, der. di frangĕre] (coniug. come frangere). – 1. Spezzare, rompere in più pezzi: i. una vetrina con una sbarra di ferro. Più com. in senso fig.: l’impeto della cavalleria riuscì a i. la resistenza, o la linea di difesa, nemica; con altro senso fig., rompere un vincolo morale, trasgredire, venire meno a un accordo: i. i patti; i. il divieto; i. il voto; Siam fratelli; siam stretti ad un patto: Maledetto colui che l’infrange (Manzoni). 2. intr. pron. Rompersi, spezzarsi: le onde s’infrangevano sugli scogli; in senso fig., arrestarsi o vanificarsi trovando l’opposizione di un ostacolo: l’impeto degli assalitori s’infranse contro la saldezza delle nostre linee; ogni volontà umana s’infrange contro il volere del fato. ◆ Part. pass. infranto, anche come agg., rotto, spezzato, spec. in usi fig.: idolo infranto, di personaggio rapidamente decaduto nella stima dei più; ideali infranti; cuore infranto, per delusioni amorose.