infosfera
s. f. L'insieme dei mezzi di comunicazione e delle informazioni che da tali mezzi vengono prodotte. ♦ È una società dominata da tecnologie che rendono possibile, fin da oggi, un profondo mutamento della «infosfera», grazie alla demassificazione dei media. (Roberto Grandi, Comunicazioni di massa: teorie, contesti e nuovi paradigmi, Clueb, Bologna 1984, p. 159) • Il passing, in definitiva, è una categoria molto utile per riflettere sulla forma attuale dell’"umano", non solo dopo le domande poste dal femminismo e dalla riflessione sulle varie forme di subalternità culturale nel mondo globalizzato, ma anche nell'attuale mondo digitale, dove l'umano è un elemento che si disperde nell'infosfera. (Marina De Chiara, Repubblica, 8 maggio 2006, Napoli, p. 7) • Assieme al tempo è mutato anche lo spazio, strutturandosi in quell'infosfera che racchiude sia online che offline, sino a divenire un sinonimo della realtà stessa nel senso che, come sostiene Floridi, “ciò che è reale è informazionale e ciò che è informazionale è reale”. (Giovanni Boccia Artieri, Doppiozero.com, 15 ottobre 2017, Libri) • McLuhan sosteneva che questi mezzi di comunicazione sono “l’estensione dell’uomo” e dei suoi organi: tele-fono, tele-visione, tele-scopio… Ma la vera rivoluzione è che si è creato un nuovo ambiente, l’infosfera, un nuovo mondo a cui non ci si può sottrarre. [Gianfranco Ravasi] (Edoardo Vigna, Corriere della sera, 25 aprile 2019, 7, p. 42).
Composto dal confisso info- aggiunto al s. f. sfera.