inferocire
v. tr. o intr. [der. di feroce] (io inferocisco, tu inferocisci, ecc.). – 1. tr., non com. Rendere feroce, in senso proprio, o incrudelire, inasprire, irritare fortemente: la fame inferocisce le belve; la miseria inferociva gli animi di quelle popolazioni già provate dalla guerra. 2. intr. a. (aus. essere) Diventare feroce o più feroce, e per estens. inasprirsi, irritarsi fortemente, diventare violento, e sim.: i cani, aizzati contro i lupi, inferocivano; non mi maraviglio più se imbestiano e inferociscono i lavoranti delle grandi officine (Giusti); a sentire quei discorsi, inferociva (o, con la particella pron., s’inferociva); anche riferito a cose, a situazioni: inferocisce Rapidamente il morbo (Pellico). b. (aus. avere) non com. Commettere atti di ferocia, infierire: i. sui vinti. ◆ Part. pass. inferocito, frequente come agg., divenuto feroce, o infuriato, fortemente adirato: gridava come una bestia inferocita; cercò di calmare la folla inferocita; tornò a casa inferocito. In araldica, attributo del gatto rampante.