inferno /in'fɛrno/ s. m. [lat. tardo infernus o infernum, uso sost. dell'agg. infernus "che si trova in basso", che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. - 1. (non com.) [nella concezione pagana greco-romana, il regno dei defunti] ≈ ade, aldilà, (lett.) averno, inferi, oltretomba, regno dei morti, (lett.) tartaro, [nella mitologia greca] (lett.) erebo. ↔ (lett.) empireo, [nel mondo pagano] eliso. 2. (teol.) [nella concezione cristiana, luogo dove i dannati scontano per l'eternità le loro colpe: essere condannato all'i.] ≈ ‖ geenna. ↔ eden, paradiso. ‖ purgatorio. ● Espressioni: fig., fam., mandare all'inferno → □. 3. (fig.) [situazione, condizione fisica o morale insopportabile e piena di tribolazioni: la vita è diventata un i.] ≈ angoscia, calvario, incubo, pena, strazio, tormento, via crucis. ↔ gioia, piacere. ▲ Locuz. prep.: fig., d'inferno [di temperatura, rumore e sim., capace di stordire i sensi per intensità e violenza] ≈ [→ INFERNALE (2)]. □ mandare all'inferno [non volerne più sapere di qualcuno o qualcosa] ≈ disfarsi (di), liberarsi (di), (fam.) mandare a farsi benedire (o friggere o al diavolo o alla malora o a quel paese o, volg., a fare in culo), mandare a (o in) quel posto, sbarazzarsi (di), togliersi di torno.