infermita
infermità (ant. infermitate, infermitade) s. f. [lat. infirmĭtas -atis «debolezza», der. di infirmus (v. infermo)]. – Termine generico per indicare qualsiasi malattia che colpisca l’organismo (o, più precisamente, lo stato, la condizione di chi ne è affetto), soprattutto se permanente o di lunga durata e tale da immobilizzare l’individuo, o da renderlo totalmente o parzialmente inabile alle normali sue attività: essere afflitto da una grave i.; è reso invalido da una i. agli arti inferiori; avvenne che in alcuna parte de la mia persona mi giunse una dolorosa infermitade (Dante); in usi fig. (oggi poco com.): i. dell’animo, dello spirito; i. morale. In partic., i. mentale, qualsiasi condizione morbosa di natura psichiatrica, cioè sia uno stato di insufficienza mentale originario (per es., l’oligofrenia), sia una psicosi acuta, e come tale transitoria, sia una psicosi cronica (per es., la schizofrenia); di notevole importanza nell’àmbito giuridico, determina, a seconda della sua gravità, l’inabilitazione o l’interdizione di chi ne è affetto, e ha diretti riflessi sulla imputabilità del soggetto che ha commesso un reato.