inetto
inètto agg. [dal lat. ineptus, comp. di in-2 e aptus «adatto»]. – 1. a. Che non ha attitudine per determinati lavori, compiti, attività: essere i. a un mestiere, a un ufficio, al comando, alle armi. b. Con uso assol., inabile, incapace (per natura o per scarsa preparazione ed esperienza) nel proprio mestiere o nella professione, nell’arte che si esercita: meccanico, commerciante, chirurgo, pittore inetto. Con senso peggiorativo: governo, governanti i., assolutamente incapaci, deboli, fiacchi; un uomo i., buono a nulla, dappoco, privo di qualsiasi capacità; anche sostantivato: è un inetto. c. estens., letter. Riferito a cose (spec. a strumenti dell’arte): penna i. (di uno scrittore), pennello i. (di un pittore), adoperati con scarsa abilità; Levando intanto queste prime rudi Scaglie n’andrò con lo scarpello i. (Ariosto). 2. In zoologia, prole i. (in contrapp. a prole precoce), i piccoli degli uccelli e dei mammiferi quando, appena nati, sono incapaci di procurarsi da sé il cibo o di nutrirsi da soli. 3. ant. Disadatto, fuor di luogo, sciocco: domande, risposte i.; ragionamenti inetti. ◆ Avv. inettaménte, senza attitudine o capacità: svolgere inettamente una mansione.