indulticchio
s. m. (iron.) Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti considerato inconcludente, poco risolutivo. ◆ Negativo anche Giuliano Pisapia (Prc) che spiega: «Quello che è venuto fuori è un indulticchio, neanche un indultino. Anzi, è la farsa di un provvedimento di clemenza di cui usufruiranno quasi esclusivamente persone in stato di libertà e che non avrà nessuna influenza significativa sullo stato di sovraffollamento delle carceri». (Giornale, 17 gennaio 2003, p. 6, Interni) • In piazza Montecitorio Sergio D’Elia continuava a chiedersi: «Ma chi detta la linea dell’Unione? La [Anna] Finocchiaro che propone un indulticchio o i senatori che hanno scritto un testo per amnistia e indulto?». (Liana Milella, Repubblica, 11 gennaio 2006, p. 21).
Derivato dal s. m. indulto con l’aggiunta del suffisso -icchio.
V. anche indultino.