indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere a severità): i. paterna, materna; avere i. per i giovani; gli esaminatori hanno voluto usare i. con alcuni concorrenti; tu lo giudichi con troppa i.; i. eccessiva, colpevole; chiedere, sperare, implorare, ottenere i.; invocare l’i. dei giurati. 2. Nella Chiesa cattolica, remissione di tutte o parte delle pene temporali con cui si deve dare soddisfazione a Dio delle offese recategli con i proprî peccati; è concessa dall’autorità ecclesiastica ai vivi, a titolo di completa e definitiva assoluzione, e ai defunti a titolo di suffragio: il sommo pontefice ha concesso una nuova i.; i. parziale, plenaria; guadagnare, lucrare, acquistare l’indulgenza. 3. Con riferimento al mondo latino e medievale, remissione di una pena in genere, condono di un tributo, amnistia.