indirizzare /indiri'ts:are/ [lat. ✻indirectiare, der. di directus "diretto", col pref. in- "in-¹"]. - ■ v. tr. 1. a. [volgere verso un luogo, in una determinata direzione: non conosceva la strada e cercava qualcuno che l'indirizzasse] ≈ instradare, orientare. ‖ dirigere, guidare. ↔ disorientare, sviare. b. [far andare da una persona per riceverne aiuto, consiglio, con la prep. da: i. da un bravo meccanico, da un medico] ≈ mandare. 2. (fig.) [volgere qualcuno verso un'attività, una meta ideale e sim., anche con la prep. a del secondo arg.: i. un giovane allo studio; i. al bene, al male; i. uno studente] ≈ avviare, instradare, orientare. ‖ consigliare. ↔ dissuadere, distogliere, stornare. 3. (fig.) [dare un destinatario alle proprie parole, ai propri pensieri, ai propri sguardi e sim., con la prep. a del secondo arg.: i. il pensiero ai propri defunti; i. la parola, lo sguardo a qualcuno] ≈ dirigere, rivolgere. ↔ distogliere, distrarre, stornare. 4. [effettuare la spedizione di una lettera, di un plico, ecc., scrivendo sopra l'indirizzo del destinatario: un vaglia indirizzato a te] ≈ ‖ inviare, mandare, spedire. ■ indirizzarsi v. rifl. 1. [prendere un orientamento verso una meta particolare, con la prep. verso: i. verso casa] ≈ avviarsi, dirigersi, orientarsi. ⇑ andare. ↔ allontanarsi (da). 2. (fig.) [fare appello a qualcuno per aiuto o consiglio, con la prep. a: i. ad un esperto] ≈ (fam.) andare (da), interpellare (ø), rivolgersi.