indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato lui la causa i. dell’incidente, lo ha provocato senza volere; conseguenze i. di una lite; servirsi di mezzi i.; arrivare a uno scopo per via i. o per vie i.; rimprovero i., che la persona interessata deve intendere rivolto a sé anche se non lo è formalmente; analogam., minaccia, offesa indiretta. 2. In espressioni tecniche (dov’è in genere contrapposto a diretto): a. Luce, e illuminazione i., che non proviene direttamente dalla fonte luminosa, ma si diffonde per riflessione o diffusione. b. In balistica, tiro a puntamento i. (o anche tiro i.), quando l’obiettivo non è visibile e occorre basarsi su calcoli e servirsi di un falsoscopo. c. In biologia, divisione i. del nucleo, lo stesso che mitosi. d. In diritto, negozio i., quello (per es., il negozio fiduciario) con il quale un determinato effetto giuridico si realizza per via indiretta: per es., per trasmettere gratuitamente un bene, invece di donarlo, si rilascia un mandato irrevocabile ad amministrare il bene, senza obbligo di rendiconto, e ad alienarlo. e. In economia, bene i. (o strumentale), il bene economico destinato a soddisfare un bisogno solo indirettamente, e cioè previa trasformazione in bene diretto. f. In finanza, imposte i., quelle sui trasferimenti di ricchezza, sulla produzione e sui consumi, considerati appunto come indici indiretti della capacità contributiva di ognuno. g. In fisica, misurazione i. (o assoluta, o derivata) di una grandezza, quella effettuata misurando altre grandezze di specie differente (per es., la misura della velocità media, ottenuta dividendo lo spazio percorso per il tempo impiegato a percorrerlo). h. Nel gioco del calcio, punizione i., v. punizione. i. In politica, elezioni i. (e analogam. voto i.), quelle con cui gli elettori (di primo grado) scelgono altri elettori (di secondo grado), i quali poi procederanno all’elezione definitiva. l. In scienza delle costruzioni, carico i., carico applicato a una struttura mediante l’interposizione di altri elementi da essa indipendenti. m. In sintassi, complementi i., gli elementi della frase che si riferiscono al soggetto o al predicato apportando una precisazione all’enunciato; sono in genere tutti i complementi diversi dal complemento oggetto o diretto (e quindi i complementi di specificazione, di termine, di luogo, di tempo, ecc.), i quali di solito si uniscono al sostantivo o al verbo reggente mediante una preposizione; discorso i. (o costruzione i.), v. discorso2; proposizione interrogativa i., v. interrogativo. n. Nella critica testuale, tradizione i., quella rappresentata dalle citazioni contenute in altre opere (in contrapp. alla tradizione diretta, costituita dall’insieme dei manoscritti e delle stampe che tramandano il testo). o. In statistica, rilevazione i., quando la valutazione del fenomeno è fatta non rilevandone direttamente le singole manifestazioni, ma mediante congetture, stime, analogie, e sim. p. In tecnica economica, piazza i., lo stesso che piazza intermediaria (v. intermediario). ◆ Avv. indirettaménte, per via indiretta, non direttamente: ne sono venuto indirettamente a conoscenza; la cosa interessa indirettamente anche me; arrivare indirettamente allo scopo; subire indirettamente le conseguenze di un fallimento.