indietro
indiètro (ant. indrèto, indrièto) avv. [lat. in de rĕtro]. – Indica, come addietro, il luogo e la posizione alle spalle della persona che parla o di cui si parla, e si contrappone più direttamente ad avanti, innanzi per indicare il movimento opposto a quello di chi avanza: essere, stare, tenersi, rimanere, restare i.; farsi un po’ i.; voltarsi i.; tornare, tirarsi i., anche fig., ritirarsi, esimersi dal fare una cosa: si tira sempre i. quando si tratta di spendere; ma non è peccato tornare indietro, pentirsi d’una promessa fatta alla Madonna? (Manzoni); lasciare, lasciarsi i. qualcuno, precederlo, superarlo; fig., lasciare i. una cosa, ometterla: io lascerò indrieto el ragionare delle republiche, perché altra volta ne ragionai a lungo (Machiavelli); fare un passo, due passi i.; con un gran punzone nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva incontro (Manzoni); tornare un passo i., fig., riprendere un racconto, un’esposizione e sim., da un determinato punto; l’orologio rimane i., quando ritarda; mettere l’orologio i. di un’ora, di qualche minuto. In tutti questi casi si alterna con addietro, che è però meno com.: così anche nell’espressione essere i., in senso fig.: essere i. col lavoro, col profitto, essere ancora lontani dal punto a cui si dovrebbe essere giunti; assol., essere i., avere lacune di preparazione in uno studio e sim.: il ragazzo è molto i. in latino; nell’uso fam., è i., è piuttosto i., di persona che capisce poco, le cui facoltà intellettive sono poco sviluppate. Esclusivamente indietro nelle frasi che seguono: andare, camminare avanti e i.; mandare qualcuno avanti e i., fargli fare più volte la stessa strada, mandarlo da un punto all’altro; non andare né avanti né i., di persona, o di lavoro, che non progredisce, che è sempre allo stesso punto; fare un passo avanti e uno i., concludere poco, alternare continuamente progresso e regresso. Come comando: indietro!, per ordinare a una o più persone di retrocedere; macchina i.!, ordine che s’impartisce sulle navi al personale addetto alle motrici; negli autoveicoli, marcia i., il movimento a ritroso (fare marcia i.), e anche il meccanismo con cui si ottiene tale movimento (mettere, ingranare la marcia indietro, o, più spesso, la retromarcia). Di qui le espressioni fare macchina i., fare marcia i., retrocedere in genere, detto di persona, e più spesso fig., ritirarsi da un’impresa, rimangiarsi una promessa, e sim. Locuz. particolari: passare i., nel gioco del calcio, passare il pallone a un compagno di squadra che nella formazione ha un posto arretrato o che comunque sta dietro in quel momento; dare i., restituire; volere, pretendere i. una cosa, chiederne la restituzione; rimandare i., restituire cosa che, offerta o donata o anche acquistata, non si voglia o non si possa accettare. Punto i., punto che si lavora da destra a sinistra, ritornando con l’ago nella stoffa indietro di qualche filo per riuscire pochi fili più innanzi: è un punto di cucito molto resistente che si esegue anche a macchina. Locuz. avv. all’indietro, nelle frasi: andare, camminare all’i., a ritroso: cadere all’i., con la schiena verso terra.