indetergibile
agg. Che non può essere deterso, pulito, eliminato. ◆ L’Italia è questa, un Paese irrimediabilmente diviso. Da una parte gli italiani che leggono sì più giornali e libri, vanno di più al cinema, sono capaci di discutere d’altri argomenti che non il calcio, la cilindrata delle automobili o il costo delle villette a schiera, ma che allo stesso tempo restano intrisi d’indetergibili morchie ideologiche: il sospetto verso il profitto, un’incapacità di riconoscere alla destra la stessa valenza democratica della sinistra, la convinzione che alla Casa Bianca seggano o stupidi cowboys o pericolosi guerrafondai. E dall’altra parte gli italiani che hanno sempre più lavorato e prodotto, ma culturalmente meno ammodernati, con un’ottica più grigia e angusta, persuasi che la sinistra voglia sottrargli i risparmi e consegnare il paese in mano ai marocchini e agli albanesi. (Sandro Viola, Repubblica, 4 ottobre 2002, p. 17, Commenti).
Derivato da un non attestato agg. detergibile (a sua volta derivato dal v. tr. detergere con l’aggiunta del suffisso -ibile), con l’aggiunta del prefisso in-.