indebolire
(ant. e poet. indebilire) v. tr. e intr. [der. di debole] (io indebolisco, tu indebolisci, ecc.). – 1. tr. Rendere debole, infiacchire, affievolire: la malattia l’ha molto indebolito; la vecchiaia indebolisce la memoria; i. la resistenza nemica; aperture troppo ampie che indeboliscono il muro. Con accezioni più partic.: i. le tinte, schiarirle; i. una fotografia, sottoporla a indebolimento. 2. Come intr. (aus. essere) e più spesso intr. pron., diventare debole, infiacchirsi: la resistenza nemica indeboliva (o s’indeboliva) ogni giorno di più; indebolirsi per malattia, per i digiuni, per l’età. ◆ Part. pass. indebolito, anche come agg.: sentirsi indebolito dagli anni; è indebolito di mente; volontà, energia indebolita; nazione indebolita.