incrostare
v. tr. [dal lat. incrustare, der. di crusta «crosta»] (io incròsto, ecc.). – 1. In senso proprio, non com., coprire di crosta, e, come intr. pron., fare la crosta: la ferita s’incrosta; anche intr.: se il forno è troppo caldo, il pane incrosta subito e non si cuoce bene. 2. Lasciare sedimenti di spessore apprezzabile (fenomeno dovuto ai sali disciolti in acque contenute in recipienti, condotti, caldaie, ecc.): l’acqua, troppo ricca di sali, ha incrostato la caldaia; i residui incrostano spesso gli scaldabagno; nell’intr. pron., rivestirsi di un sedimento in forma di crosta: la chiglia della barca si è incrostata di (o con le) alghe, bisogna pulirla. 3. Rivestire per ornamento con sottili strati di marmo, di pietre pregiate o di altro materiale: fece i. la cornice di lapislazzuli. ◆ Part. pres. incrostante, anche come agg., detto di sostanza (per es., emicellulosa, resina, lignina) che accompagna la cellulosa nelle fibre vegetali peggiorandone la qualità, e che pertanto va allontanata con opportuni mezzi chimici; acque incrostanti, quelle che danno luogo a formazione di depositi per precipitazione dei sali in esse disciolti. ◆ Part. pass. incrostato, anche come agg.: denti incrostati di tartaro; coltello col manico incrostato di tartaruga.