incorporare [dal lat. tardo incorporare] (io incòrporo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [mettere insieme materie diverse in modo che formino un impasto omogeneo, anche con le prep. in o con del secondo arg.: i. gesso e colla (o la colla nel gesso, col gesso)] ≈ amalgamare, fondere, impastare, mescolare, mischiare, unire. ↔ dividere, scindere, separare. b. (fig.) [far rientrare in un corpo, in un organismo più vasto: i. vecchie leggi nel nuovo codice; i. le nuove reclute nel reggimento] ≈ accorpare, fondere, immettere, inquadrare, inserire, integrare. ‖ rifondere, unire. ↔ espellere, estromettere, rigettare, scorporare. 2. a. [di materiali, ricevere in sé altra sostanza, spec. fluida: il legno ha incorporato bene la vernice] ≈ assorbire, imbeversi (di), impregnarsi (di), intridersi (di). ↔ emettere, espellere, rigettare. b. (fig.) (giur., econ.) [di enti, società e sim., effettuare l'assorbimento di un altro ente simile per incorporazione: la società ha incorporato alcune aziende minori] ≈ Ⓖ annettere, Ⓖ assorbire. ↔ scindere, scorporare. ■ incorporarsi v. recipr. [mettersi insieme in modo da formare un composto omogeneo: colla e gesso si incorporano bene] ≈ amalgamarsi, fondersi, mescolarsi, mischiarsi, unirsi. ↔ dividersi, scindersi, separarsi.