incontinenza
incontinènza s. f. [dal lat. incontinentia, der. di incontĭnens -entis: v. incontinente1]. – 1. In genere, incapacità di trattenersi, di moderarsi nei proprî atti, di astenersi da cose illecite o eccessive: i. nei desiderî, nelle parole, nei discorsi. In partic., il non saper tenere la giusta misura nella soddisfazione dei bisogni naturali, la tendenza a soddisfare i proprî disordinati appetiti, per l’incapacità di sottomettere gli istinti al controllo della ragione; peccati d’i., soprattutto quelli contro la castità e, in senso più ampio, la gola, l’avarizia, l’ira (che nell’Inferno dantesco sono puniti nei cerchi 2°, 3°, 4° e 5°). 2. In medicina, i. sfinterica, o semplicem. incontinenza, la patologica deficienza, negli sfinteri, della funzione di regolare e controllare il transito del contenuto di organi cavi; di particolare importanza quella degli sfinteri del retto (i. ano-rettale) e della vescica (i. vescicale), il cui svuotamento non è più controllato dalla volontà; i. notturna, sinon. di enuresi.