incocciare [der. di coccia, col pref. in-¹] (io incòccio, ecc.), fam. - ■ v. tr. 1. [avere un urto con cosa o persona: i. una porta, un passante] ≈ andare a finire (contro), cozzare (contro), imbattersi (in), intoppare (in), sbattere (contro), scontrarsi (con), urtare (ø, contro). 2. (estens.) [trovare qualcuno davanti a sé per caso: i. un seccatore] ≈ imbattersi (in), incappare (in), incontrare (ø), (non com.) incontrarsi (in), incrociare (ø), (pop.) intoppare (ø). ■ v. intr. (aus. essere) 1. (region.) [venirsi a trovare in una certa situazione: i. bene, male] ≈ capitare, (fam.) cascare. 2. (tosc.) [reagire con permalosità e sim.: incoccia per nulla] ≈ adombrarsi, impermalirsi, (fam.) incappellarsi, offendersi, (fam.) prendersela, risentirsi. 3. [assol., spec. del sole o del vino, provocare stordimento] ≈ istupidire, rintontire, stordire, [spec. del vino] dare alla testa. ■ incocciarsi v. intr. pron. [comportarsi con ostinazione] ≈ fissarsi, impuntarsi, incaparbirsi, incaponirsi, incapricciarsi, intestardirsi, intestarsi, (fam.) inzuccarsi, ostinarsi. ↓ insistere, (fam.) tenere duro. ↔ cedere, desistere, lasciare perdere, (fam.) mollare.