incesto2
incèsto2 s. m. [dal lat. incestum -i o incestus -us, formato come la voce prec.]. – Rapporto sessuale tra persone (tradizionalmente intese di sesso diverso) legate tra loro da quei vincoli di consanguineità o di affinità che oppongono assoluto impedimento al matrimonio: commettere incesto, macchiarsi d’incesto; l’i. di Edipo, l’i. di Mirra, nella mitologia greca; condannato come atto di grave e turpe perversione dalla religione e dalla morale comune, è nel diritto penale considerato reato e punito solo in quanto ne derivi pubblico scandalo. In passato, e spec. nella lingua letter., il termine ha avuto un sign. più ampio, indicando qualsiasi rapporto sessuale che costituisse un sacrilegio e una profanazione, soprattutto perché uno almeno dei due soggetti fosse persona votata alla divinità: Commettesi ancora questo vizio tra uomo non sacro e femina sacra o tra uomo sacro e femina sacra o tra uomo sacro e femina non sacra: e deesi questo «sacro» intendere ... sì come sono i cherici e le monache; e chiamasi questa spezie «incesto» ... Alcuni a questa spezie aggiungono il commettere questo peccato tra congiunti (Boccaccio); L’incesto dunque vero e proprio consiste in quella copula carnale, la quale segua tra le persone congiunte per consanguinità, o veramente per affinità, dentro i gradi proibiti (G. B. De Luca). In usi fig., letter., commistione anomala, contaminazione e sim.: certi adulterii tra i termini propri e le metafore, certi i. tra le lettere e i suoni, nella civiltà odierna son leciti (Carducci).