incattivire
v. tr. e intr. [der. di cattivo] (io incattivisco, tu incattivisci, ecc.). – 1. tr. Rendere cattivo: l’hanno incattivito a furia di maltrattamenti; inasprire, o, con senso attenuato, irritare: non l’ho voluto i. con eccessivi rimproveri. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. a. Diventare cattivo: lasciato così a sé, il ragazzo incattivisce, o s’incattivisce; diventare aspro, scontroso, o aggressivo: con l’età, invece di addolcirsi, il suo carattere è incattivito; la sua espressione, il suo sguardo incattiviva sempre più; irritarsi, diventare rabbioso: ascoltando quelle parole, s’incattivì; anche di animale. b. fig. Di pianta, inselvatichire; del vino (e anche di altri prodotti di origine vegetale, come l’olio), guastarsi; di ferita, infiammarsi, formare pus, o aggravarsi in genere. ◆ Part. pass. incattivito, anche come agg., nei varî sign. del verbo: la sua voce era come quella di una zitella un poco incattivita (Tozzi); mugolava, guardandomi col suo sguardo di gatto incattivito (Pratolini); vino, olio incattivito; una piaga incattivita.