incarognire
(ant. o region. incarognare) v. intr. [der. di carogna] (io incarognisco, tu incarognisci, ant. o region. io incarógno, ecc.; aus. essere). – 1. Diventare una carogna, un buono a nulla, con riferimento ad animali da lavoro e, per estens., a persone (spesso col sign. peggiorativo che ha in tale caso carogna, cioè un malvagio, un mascalzone, e sim.): questo cavallo è incarognito (o, con la particella pron., si è incarognito); i. nell’inattività; i marinai e la truppa delle comparse, oziando, incarognivano (Bacchelli). Anche trans., con valore causativo: l’ozio incarognisce; meno com. con il sign. di indispettire, irritare: m’incarogniva non poterne far nulla (Pavese). 2. intr. pron., region. a. Ostinarsi, intestardirsi: s’incarogniva a negare l’evidenza. b. Con riferimento allo svolgimento di situazioni, guastarsi, o anche farsi sleale, violento: i loro rapporti si sono incarogniti; la partita si sta incarognendo. Non com., di malattia, o anche di un male sociale, diventare cronico, radicarsi profondamente. ◆ Part. pass. incarognito (ant. o region. incarognato), anche come agg.: una bestia incarognita; gente incarognita.