inabilitare
v. tr. [der. di inabile, inabilità] (io inabìlito, ecc.). – Rendere inabile: malattia, difetto organico che inabilita al lavoro (o a un lavoro), al servizio militare, all’esercizio di un’attività o di una funzione; rifl., non com., inabilitarsi, rendersi inabile, procurarsi volontariamente una causa d’inabilità (per es., al servizio militare). Nel linguaggio giur., limitare la capacità d’agire, o dichiarare giuridicamente incapace. In marina, mettere un bastimento in condizione di non poter continuare la navigazione. ◆ Part. pres. inabilitante, usato come agg., che inabilita, soprattutto nel sign. giuridico, che limita cioè la capacità d’agire: causa inabilitante. ◆ Part. pass. inabilitato, anche come agg. e sost., di persona divenuta inabile, oppure dichiarata limitatamente capace d’agire (in senso giuridico): essere, restare (temporaneamente o permanentemente) inabilitato al lavoro; una giovane donna inabilitata; l’inabilitato è sottoposto a curatela.