impraticabile
impraticàbile agg. [der. di praticare, col pref. in-2]. – Che non si può praticare, nei varî sign. del verbo. In partic.: 1. Di luogo, dove non si può andare, per cui non si può passare, o dove non si può svolgere l’attività consueta se non con grande difficoltà (perché malagevole, accidentato, o, più spesso, per il cattivo stato in cui si trova): cammino i.; la strada era diventata i. per alcune frane; la pioggia ha reso i. il campo da gioco; un porto i. a causa dei ghiacci; anticam., anche di mare o oceano, con il senso di innavigabile. Nelle costruzioni civili, di struttura orizzontale (solaio, terrazzo, banchina) sulla quale non è previsto il passaggio. 2. fig. non com. Di idea, progetto e sim. che non si può mettere in pratica, che non si può attuare: un’ipotesi i.; anche con riferimento a cura, rimedio e sim., a cui non è possibile o conveniente ricorrere. 3. fig. non com. Riferito a persona, intrattabile, con cui è bene non avere familiarità o a cui, per varie ragioni, riesce difficile accostarsi: gente, famiglia impraticabile.