impeto
ìmpeto s. m. [dal lat. impĕtus -us, comp. di in-1 e tema di petĕre «dirigersi, lanciarsi contro»]. – 1. Moto violento di cosa o persona che si spinge in avanti o contro un oggetto con tutta la sua forza: l’i. del vento, delle fiamme, delle onde, d’un torrente in piena; arginare l’i. delle acque; sostenere l’i. dei nemici; fare i. sul o contro il nemico; nell’i. della corsa, andò a sbattere contro un albero. Anche, la forza stessa con cui si compie il (o che s’imprime al) moto: scagliare, scagliarsi con i.; percuotere con i.; assalire con i., con grande impeto. Nella fisica medievale antiaristotelica, la causa prossima del moto di un corpo; in partic., teoria dell’i., quella che spiega l’accelerazione di un mobile con la forza direttamente impressagli dal motore e che permane anche dopo la separazione di questo dal mobile (in contrapp. alla fisica aristotelica, per la quale il proietto continua a muoversi perché il motore imprime parte della forza all’aria circostante). 2. fig. Improvviso moto dell’animo che, acceso da una passione o da un forte sentimento, determina la volontà e spinge ad agire senza dar tempo alla riflessione: essere preso da un i. d’ira, di sdegno; nell’i. della collera, del furore; in un i. d’amore, di gioia, d’entusiasmo, di generosità; frenare, reprimere un i., gli i.; agire d’i., di primo i., seguendo l’impulso interno, senza riflessione o premeditazione; essere di primo i., di persona che si lascia spesso trasportare dalla passione, che cede facilmente all’ira o all’entusiasmo. Con riferimento alle facoltà intellettuali, alla mente, alla fantasia, indica piuttosto calore, foga, concitazione: nell’i. dell’ispirazione, della creazione poetica, del discorso; scrivere d’i.; declamare con i.; i. lirico, oratorio.