impennare
v. tr. [der. di penna] (io impénno, ecc.). – 1. non com. Coprire, cospargere di penne di volatili. 2. a. Mettere le penne: gli uccellini già cominciano a i. le ali (o, rifl., a impennarsi); per estens., poco com., i. le ali, renderle atte al volo, o stenderle pronte per il volo. b. fig., poet. I. qualcuno, o i. le ali a qualcuno, renderlo capace d’innalzarsi, soprattutto culturalmente o spiritualmente: Or muovi prima tu mie’ versi, Amore, Che ad alto volo impenni ogni vil core (Poliziano); tu, sacra morte, L’ali c’impenni a Dio (Tommaseo). Analogam., nel rifl.: Chi non s’impenna sì che là sù voli (Dante), chi non si dispone, con una vita virtuosa, a salire un giorno in paradiso. I. le ali al piede o ai piedi, spingere a correre, o rendere atto a correre velocemente: Or l’ali al piè, possente Iddio, m’impenna (Alfieri). c. I. una freccia, e sim., munirla di penne o di alette; i. un proiettile, un missile, una bomba, munirli di alette, d’impennaggio. Estens., poet., i. lo strale, disporsi a ferire (anche fig., per accendere d’amore): Vedi se bene Amor per me lo tocca, Se convien che per lui più strali impenni (Ariosto). 3. Usato assol. (ant. e raro), afferrare d’un tratto la penna per scrivere; anche trans., scrivere, descrivere. ◆ Part. pass. impennato, anche come agg., munito, o anche ornato, di penne; fig., poet., alato: la celerità dell’impennato cavallo di Pegaso (Firenzuola). Di freccia, missile e sim., munito di penne o d’impennaggio; in araldica, attributo della freccia con le penne o alette di smalto diverso.