impari
ìmpari (ant. impàri) agg. [dal lat. impar -ăris, comp. di in-2 e par «pari, uguale»]. – 1. Non pari, quindi disuguale: Gierusalem sovra duo colli è posta D’i. altezza (T. Tasso); più esplicitamente, inferiore: il nostro esercito era i. di forze, di numero; essere i. al compito affidato. 2. Che è in numero dispari; con tale sign., oltre a concorrere alla formazione di parole composte (per es., imparidigitato, imparipennato), è usato in anatomia, con riferimento a organo singolo che si trovi in una sola parte del corpo o in posizione mediana, che non sia cioè bilaterale (per es. il fegato, lo sterno, a differenza dei reni, delle clavicole, ecc.). 3. Come sinon. di dispari (in contrapp. a pari), nel linguaggio della marina, guardia i., uno dei due turni in cui era un tempo diviso l’equipaggio di una nave militare, per l’espletamento continuativo e regolare dei servizî di bordo.