imo
agg. [dal lat. imus], poet. – 1. Che è in fondo, nella parte più bassa o più interna: in valle ima e palustre (Petrarca); un tremor gelido Per l’ossa ime gli corse (Carducci). Come s. m., l’imo, il fondo: da imo de la roccia (Dante); in mar precipitando, Spente nell’imo strideran le stelle (Leopardi); locuz.: da i. a sommo, da sommo a i., dal basso all’alto o viceversa (anche in senso fig.). 2. fig. Di persona, che è nella più bassa condizione sociale; per lo più sostantivato: i più sublimi E più superbi capi adegua a gl’imi (T. Tasso); le porte Degl’imi che comandano ai potenti (Parini). Raro con riferimento a cosa, basso, infimo (in senso morale); Le somme e l’ime gioie in me provai (Tommaseo).