imbrattare
v. tr. [der. di bratta «sudiciume», voce di etimo ignoto che si trova in qualche dialetto (cfr. genov. brata «fango»)]. – Sporcare, insudiciare con sostanze fluide o appiccicose o coloranti: i. un vestito d’inchiostro, di vernice, di colla; i. i fogli, i. i muri con scritte; rifl.: sono scivolato e mi sono imbrattato di fango dalla testa ai piedi; tutto della bruttura, della quale il luogo era pieno, s’imbrattò (Boccaccio). Anche, lordare con immondizie: i. un tratto di strada, il pavimento, la casa. In espressioni fig.: imbrattarsi le mani di sangue, commettere un delitto; colpe che imbrattano l’anima; a mescolarsi con certa gente ci s’imbratta, si perde di onore e dignità.