imbalsamazione
imbalsamazióne (non com. imbalsamatura) s. f. [der. di imbalsamare]. – 1. Operazione intesa a impedire, in vario modo e per un tempo più o meno lungo, la decomposizione degli organi e dei tessuti, così da mantenere intatti l’aspetto di un cadavere umano o animale o i caratteri particolari di organi che si vogliono conservare a scopo di studio e di dimostrazione; largamente diffusa nell’antico Egitto, dove era eseguita mediante sostanze balsamiche, è attualmente praticata con metodi diversi (per es., l’iniezione di sublimato, formalina, ecc. nelle sierose per la conservazione delle salme; la pietrificazione, la metallizzazione, ecc. per la conservazione di pezzi anatomici). 2. La pratica di preparare pelli di animali e di imbottirle in modo che conservino la forma degli animali viventi (v. anche tassidermia).