illegittimo
illegìttimo agg. [dal lat. illegitĭmus, comp. di in-2 e legitĭmus «legittimo»]. – 1. Che non ha le qualità o le condizioni richieste dalla legge (o da determinate norme) per essere riconosciuto giuridicamente valido: atto i.; potere, titolo i., governo i.; nella classificazione botanica, nome i., nome scientifico di un gruppo sistematico applicato in disaccordo con le norme stabilite dal codice internazionale di nomenclatura (equivale a nome invalido della classificazione zoologica). Riferito a persona: sovrano i.; in partic., figlio i., nato da genitori non uniti in matrimonio tra loro (in questo sign., anche sostantivato: il riconoscimento degli illegittimi); analogam., filiazione i. (ma il nuovo diritto di famiglia ha sostituito queste espressioni con figlio naturale e filiazione naturale). 2. estens. Non conforme al giusto o alla ragione o alla logica: una pretesa i.; supposizione i., non giustificata dallo stato dei fatti; deduzione i., non richiesta dalla premessa o dalle premesse. 3. In botanica, detto dell’impollinazione e conseguente fecondazione, quando il polline di un fiore, per lo più adatto all’impollinazione incrociata, germina sullo stigma dello stesso fiore rendendo possibile l’autofecondazione (impollinazione i. e fecondazione i. sono sinon. di autoimpollinazione e autofecondazione o autogamia). ◆ Avv. illegittimaménte, in modo illegittimo: appropriarsi illegittimamente di un bene; adottare illegittimamente un provvedimento.