idro-
(davanti a vocale idr-) [dal gr. ὕδωρ «acqua», in composti ὑδρο-; lat. scient. hydro-]. – Primo elemento compositivo di numerose parole dotte e termini scientifici, derivati dal greco (come idrofobo, idropico), o formati modernamente (come idrovolante, idroterapia), nei quali significa «acqua», o, in qualche caso, «idrogeno» (per es., idrogassificazione). Con accezioni partic.: 1. In nomi di composti chimici inorganici indica la presenza di atomi di idrogeno, di solito a funzione acida (per es., idrocarbonile) o la presenza di acqua (soluzione idroalcolica), e, nei minerali, di gruppi ossidrilici. In chimica organica indica: a) sostanze ottenute mediante addizione di atomi di idrogeno (il cui numero precede il prefisso) a un composto (il cui nome segue il prefisso) come, per es., esa-idro-benzene, di formula C6H12, derivato idrogenato del benzene, detto anche cicloesano; b) un’operazione chimica effettuata in presenza e con l’intervento dell’idrogeno, come, per es., in idrocracking. 2. In alcuni termini della zoologia (come idromedusa, idropolipo), fa riferimento agli idrozoi o a strutture di altri gruppi (per es., idroporo e idrocele negli echinodermi). 3. In patologia indica una raccolta di liquidi, in genere di tipo non infiammatorio (idronefrosi, idrotorace).