idolo
ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità: il culto degli i.; adorare gli i.; sacrificare a un i.; abbattimento, distruzione degli idoli. b. In archeologia, lo stesso che idoletto. 2. estens. Persona o cosa (anche astratta) amata o venerata come un idolo, o comunque posta su un piano superiore all’umano: Facil ti fu ingannare una donzella Di cui tu signore eri, i. e nume (Ariosto); Non far i. un nome Vano, senza soggetto (Petrarca); essere l’i. delle folle, dei proprî seguaci; il denaro è l’i. degli avari; abbattere, distruggere, infrangere un i., dimostrare la vanità, l’inconsistenza di cosa che nell’opinione comune sia divenuta un mito, una realtà indiscussa: il divin Galileo, che primo infranse L’i. antico (Mascheroni), cioè l’autorità di Aristotele e la teoria geocentrica. 3. letter. e ant. In senso etimologico, immagine, rappresentazione in genere di un oggetto agli occhi o alla mente: Pensa, lettor, s’io mi maravigliava, Quando vedea la cosa in sé star queta, E ne l’i. suo si trasmutava (Dante: è il grifone che, pur restando immobile e invariato in sé, assume figura e atteggiamenti diversi negli occhi di Beatrice in cui si specchia). I. fantastico, immagine, fantasma, mito, illusione creati e accarezzati dalla fantasia. 4. Nella forma latina, idòla (neutro plur.), il termine fu usato dal filosofo F. Bacone (1561-1626) per designare le illusioni o i fantasmi (propriamente i pregiudizî) della mente, che falsano l’esperienza e il concetto della natura. ◆ Dim. idolétto, con sign. partic. (v.), idolino.