identificare
v. tr. [dal lat. mediev. identificare, comp. di identĭcus «identico» e tema di facĕre «fare»] (io identìfico, tu identìfichi, ecc.). – 1. a. Giudicare identico, far coincidere mentalmente l’essenza o il complesso delle qualità di due o più oggetti: i. due nozioni, due concetti, due situazioni, ecc. Nell’intr. pron., essere identico ad altra cosa o poter essere considerato tale: i due casi, nonostante la diversità delle circostanze accessorie, s’identificano nella sostanza. b. rifl. Considerarsi uguale o tutt’uno con un’altra persona; immedesimarsi, soprattutto nella finzione scenica: attore che riesce veramente a identificarsi col (o nel) personaggio interpretato. 2. Riconoscere, scoprire e sim.; in partic., di persone: i. i colpevoli, gli autori di uno scherzo, i responsabili di un furto; la questura è riuscita a i. uno degli assassini; i. un cadavere, uno smemorato, un truffatore che si nasconde sotto falso nome, stabilirne l’identità; meno com. con riferimento a cose: i. le cause di un fenomeno, gli elementi che costituiscono un composto chimico, ecc. 3. Nella teoria dei sistemi, rappresentare univocamente per mezzo di un modello matematico. ◆ Part. pass. identificato, anche come agg. (v. la voce).