hojatoleslam
s. m. inv. Alta dignità religiosa islamica. ◆ Cappuccino e cornetto per l’hojatoleslam. Appena sbarcato a Ciampino [...] Mohammad Khatami riceve sorridente il benvenuto dell’occidente. (Marco Ansaldo, Repubblica, 10 marzo 1999, p. 9, Cronaca) • Io non ho nulla contro il velo, ma non penso sia obbligatorio per le musulmane in Europa. Lo sostiene anche una riconosciuta autorità religiosa come l’hojatoleslam iraniano Youssef Eshkevari (che per sostenere questa tesi ha scontato un periodo di carcere in Iran), secondo il quale le donne sono tutelate dal diritto, soprattutto in Europa. (Farian Sabahi, Stampa, 13 settembre 2007, p. 38, Società e Cultura) • L’ordigno, nascosto in una borsa nel settore maschile, è stato fatto detonare durante il sermone, ieri sera intorno alle 9 locali. Ancora nessuna rivendicazione, ma l’agenzia semiufficiale Fars riferisce che il religioso, l’hojatoleslam Anjavi Nejad, stava pronunciando un discorso contro i wahhabiti, musulmani sunniti estremisti (maggioritari in Arabia Saudita), e contro le cosiddette «sette deviate», riferimento ai seguaci della religione Bahai, fondata nel XIX secolo da un nobile persiano e bandita dalle autorità iraniane dopo la Rivoluzione. (Alessandra Coppola, Corriere della sera, 13 aprile 2008, p. 15, Esteri).
Dall’arabo hojatoleslam.
Già attestato nella Repubblica del 9 giugno 1984, p. 11, Politica estera (Magdi Allam).