hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano, secondo Livio, avrebbe pronunciato dopo l’incendio di Roma da parte dei Galli (390 a. C.), invitando il suo drappello a fermarsi nei pressi della Curia, e che, udite dai senatori, i quali stavano appunto deliberando sul trasferimento della capitale a Veio, furono interpretate come un ammonimento divino contro quella deliberazione (la frase fu ripetuta da Quintino Sella quando Roma divenne capitale d’Italia).