hapax
hàpax 〈àpaks〉 (meno corretto àpax) s. m. [traslitt. del gr. ἅπαξ, ellissi della locuz. ἅπαξ λεγόμενον o anche ἅπαξ εἰρημένον «detto una volta sola»]. – Parola o espressione che ricorre una sola volta in un testo, in un gruppo di te-
sti o nell’intera documentazione di cui si di-
spone per una lingua: gli hapax di Omero; gli hapax danteschi. Si usa anche spesso, soprattutto con riferimento alle lingue classiche, l’intera locuz. greca hàpax legòmenon, pl. hàpax legòmena. ◆ Sotto l’aspetto lessicologico, hanno poca importanza gli hapax di un singolo testo o di un singolo autore, in quanto sono in genere numerosissimi (nel Canzoniere del Petrarca, per es., su un totale di 3275 lemmi che ne costituiscono il corpus lessicale, ben 1199 ricorrono una volta sola); assumono invece importanza quelli che, coniati da un autore, costituiscono l’unico esempio documentato nella storia della lingua, o vi si ritrovano con estrema rarità.