gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione del romanzo Archipelag Gulag (1973-74) di A. I. Solženicyn (traduz. ital. Arcipelago Gulag, 1974), che indica il campo di lavoro coatto secondo l’ordinamento sovietico e, per estens., talvolta impropria, un sistema politico caratterizzato da emarginazione e repressione, un ambiente o una condizione di lavoro intollerabilmente pesanti, strettamente controllati e sim.