guizzare
v. intr. [etimo incerto] (aus. essere). – 1. Dei pesci, muoversi dimenandosi a scatti e torcendosi, anche fuori dell’acqua o schizzando di mano: i pesci rossi guizzavano nella vasca; ho afferrato un pesce, ma è subito guizzato via; Sovra l’òmero suo [del cigno] guizzan securi Gli argentei pesci (Foscolo). 2. a. Per estens., di altri animali o di cose che fanno movimenti simili: un serpe guizzò tra l’erba; la fiammella della lucerna si spegneva guizzando; al vostro guizzo, Guizza dentro a lo specchio vostra image (Dante); anche sostantivato: il guizzare d’un lampo. Di persona, balzare con uno scatto: guizzò in piedi e fuggì; in senso fig., g. di mano come un’anguilla, di chi elude molto accortamente domande, argomentazioni e sim., altrui. b. Nel linguaggio marin., volgersi repentinamente della prua a dritta o a sinistra, a causa, generalmente, di mare agitato o grosso nei settori poppieri (anche, meno com., guinare). 3. tr., ant. Scuotere, vibrare con forza (la spada, un dardo). ◆ Part. pres. guizzante, anche come agg.: pesci guizzanti; nonostante l’età, il suo corpo è ancora agile e guizzante.