guercio
guèrcio agg. [voce di origine germ.] (pl. f. -ce). – Che guarda storto per difetto fisico, cioè per strabismo, detto sia della persona (in questo caso è spesso sostantivato, e anche usato come soprannome, al masch. o al femm.), sia degli occhi o dello sguardo: è guercio, o guercia, da un occhio; ha gli occhi g.; aveva la guardatura tipica dei g.; una femmina balba, Ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta (Dante); Non fu mai guercio di malizia netto (Pulci); sentir del g., ant., essere un po’ strabico: ella aveva il naso schiacciato ... e sentiva del g. (Boccaccio). Per estens., detto (per lo più in tono spreg.) di chi ci vede male, di chi è quasi cieco da un occhio o è affetto da miopia. In senso fig., privo della vista morale, della facoltà di discernimento: tutti quanti fuor guerci Sì de la mente in la vita primaia, Che con misura nullo spendio ferci (Dante). ◆ Dim. guercino (anche soprannome, il Guercino, del pittore Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666); pegg. guerciàccio.