guatatura
s. f. [der. di guatare], ant. – L’atto e il modo di guatare, guardatura, sguardo ispirato da un particolare sentimento: ella sapeva che Federigo lungamente l’aveva amata, né mai da lei una sola g. aveva avuta (Boccaccio); Orlando al saracin volge le ciglia Con una g. strana e torta (Pulci); e col sign. più generico di sguardo (intenzionale): aviene spesse volte che alcuna bella donna passa dinanzi agli occhi di molti uomini, ... tra’ quali, se uno o due ve n’ha che con diletto più vivo la riguardino, cento poi son quelli per aventura che ad essa non mandano la seconda o la terza g. (Bembo).