guarnire
(ant. guernire) v. tr. [dal germ. *war-njan] (io guarnisco, tu guarnisci, ecc.). – Corredare, provvedere di quanto serve per completamento, di ornamento, o anche di difesa: g. di trine un vestito; g. con nastri un cappellino; g. di mura una città; g. di soldati una fortezza; nel linguaggio di marina, g. di grippia un’àncora, g. un albero o un picco di carico (completarne cioè l’attrezzatura con gli opportuni accessorî prima dell’impiego). Usato assol.: i fiori guarniscono molto. In partic., accompagnare a una pietanza uno o più contorni, o anche altri elementi talvolta puramente decorativi, ponendoli nello stesso piatto o vassoio: g. il lesso con sottaceti, l’arrosto con carote e piselli; g. il pesce al forno con limone e prezzemolo; più genericam.: fece alzare il bollore al brodo, e riempitane una scodella già guarnita di fette di pane ... (Manzoni). ◆ Part. pass. guarnito, anche come agg., e con valore assol.: un abito troppo guarnito; piatto di carne guarnito, accompagnato da contorno. In araldica, attributo della spada con l’elsa di smalto diverso dalla lama, e dei corni da caccia e delle trombe con anelli, fibbie, ecc. di smalto diverso.