guardatura
s. f. [der. di guardare]. – 1. letter. Il modo di guardare (spec. se abituale) di una persona: g. losca, g. torva; ha una g. che non mi piace; aveva del bambino nella g., del filosofo nella fronte e dell’atleta nella persona (I. Nievo). Meno com. di sguardo, per indicare l’espressione: con una cotal g. amorevole (Leopardi); o il fatto stesso di guardare: faceva tremare chi passava colla sola g. (Manzoni); anche fig.: i grandi ingegni sono come le aquile, hanno la g. dall’alto e da lontano (F. De Sanctis). 2. ant. Custodia, guardia. ◆ Pegg. guardaturàccia, modo di guardare torvo, cattivo.