Grillusconi
s. m. inv. (iron.) Nel linguaggio giornalistico, reciproco avvicinamento delle posizioni e delle scelte politiche di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, ovvero degli schieramenti politici che si riconoscono nei due leader. ◆ [tit.] La meraviglia del Grillusconi [sommario] Di Maio e l’inciucio inevitabile, ma impossibile, per far fruttare i voti del 4 marzo. La partita della presidenza delle Camere mostra la spassosa incompatibilità del grillismo con la grammatica elementare della democrazia rappresentativa [testo] La sintesi in fondo è tutta qui: avevano denunciato l’orribile Renzusconi e forse si ritroveranno con un delizioso Grillusconi. (Claudio Cerasa, Foglio.it, 23 marzo 2018, Politica) • Dopo la normalissima dialettica per le presidenze delle Camere tra le due forze che hanno stravinto le elezioni, le reazioni renziane sono state all’insegna dell’“è nato Grillusconi”. Non solo: l’elezione della Casellati sarebbe colpa del M5S. Poveri noi. Qua davvero c’è gente con la competenza di un’acciuga morta e l’onestà intellettuale di Genny Migliore. – “È nato Grillusconi”. Fu più o meno anche il titolo di Pubblico, il quotidiano di Luca Telese che doveva spezzare le reni alle galassie. Era la fine del 2012. Non è che ci prese tantissimo. – “È nato Grillusconi” (2). Non è nato una mazza. Come è sempre successo nella storia della Repubblica Italiana, a parte il periodo 1976-1994, la forza vincente si è presa le due Camere. (Andrea Scanzi, Fatto Quotidiano.it, 25 marzo 2018, Blog).
Composto dai nomi propri (Beppe) Grill(o) e (Silvio Berl)usconi, sul modello di Renzusconi (V.), Veltrusconi (V.).