grillo1
grillo1 s. m. [lat. gryllus o grillus, di prob. origine onomatopeica]. – 1. a. Nome comune degli insetti della famiglia grillidi, e in partic. del g. campestre (lat. scient. Gryllus campestris), abbondante in Italia, di color bruno nerastro lucido, che canta spec. sull’imbrunire, scava gallerie nel terreno e si nutre di piante varie e di semi; altre specie note sono il g. del focolare (Acheta [sinon. Gryllus] domesticus), di color giallo sporco, che vive nelle case di campagna e ha canto più monotono e prolungato del grillo campestre, e il g. nero (Gryllus desertus), dannoso perché si nutre di erba medica, trifoglio e grano. Comunem. sono chiamate grilli anche le cavallette. b. Locuzioni: fine, secco, magro come un g., saltare come un g., essere vispo come un g.; parere un g., essere mingherlino; mangiare quanto un g., pochissimo; avere il cervello di un g., piccino; scherz., andare a sentir cantare i g., morire; e con allusione al noto personaggio del Pinocchio di Collodi, g. parlante, chi prende pose di moralista noioso, chi interviene in modo saccente su ogni argomento. È frequente la locuz. indovinala grillo!, derivata da un gioco di ragazzi, oggi non più praticato (consistente nel trarre pronostici dai movimenti di un grillo su una specie di circolo disegnato con parecchi numeri, di cui ciascuno con un preciso significato), e usata per dire che non si sa proprio come sarà, come riuscirà qualche cosa, o come stia realmente un fatto: chi vincerà la partita? indovinala g.!; si rammentava poi anche, in confuso, d’aver, dopo la partenza dello spadaio, continuato a cicalare; con chi, indovinala grillo (Manzoni). In senso proprio, festa del g., festa popolare fiorentina, celebrata il giorno dell’Ascensione nel parco delle Cascine. 2. fig. Capriccio, ghiribizzo: avere molti g. per il capo; sono g. di gioventù, e gli passeranno presto!; avere la testa ai g., fantasticare; avere il capo pieno di grilli, o essere pieno di grilli, di idee bizzarre, capricciose: essendo uomo sollazzevole e pieno di grilli, sempre piacevolmente ad ognuno diceva la sua (D’Azeglio); gli è montato (o saltato o venuto) il g. di partecipare a un safari in Africa, di frequentare un corso di volo a vela, di mascherarsi da pinguino; purché a monsignore non venga il g. di far qualche pubblicità, qualche scena inutile, e mettermici dentro anche me (Manzoni); ant., prendere o pigliare il g. (o i g.), imbronciarsi. 3. fig., tosc. Il pallino nel gioco delle bocce e del biliardo. 4. Nel linguaggio marin., sinon. di maniglia (ferro a ⋃ con perno a vite per l’unione di pezzi di catena o per un più maneggevole collegamento di bozzelli, paranchi e manovre volanti in genere). 5. a. Antico strumento bellico, costruito in legno, col quale gli assedianti s’accostavano al coperto alle mura della città assediata per cacciarne i difensori: dando alla città soventi battaglie con gatti e grilli e torri di legname armate (G. Villani). b. Nella marina militare italiana, speciale imbarcazione d’assalto in uso nella prima guerra mondiale per forzare i porti nemici, munita di propulsione a elica per la libera navigazione, e di manovra a cingoli per superare sbarramenti, ostacoli galleggianti, dighe, ecc. c. Idroplano catapultato. Dim. grillétto (v.), grillettino, non com. grillino, ant. grillolino; spreg. grillùccio.