grattapugia
grattapùgia (o grattabùgia) s. f. [dal provenz. grataboyssa, comp. di gratar «grattare» e boyssar «pulire»] (pl. -gie o -ge), ant. – In oreficeria, specie di pennello di fili di ottone usato per pulire e levigare il metallo prima di decorarlo: sono queste grattapugie di fila d’ottone, di grossezza di un filo di refe, e di esse si fa un mazzetto della grossezza di un dito, più e manco secondo l’opera (Cellini). Anche, l’arnese simile usato in tipografia dai fonditori di caratteri per pulire i punzoni.