graticola
gratìcola s. f. [dal lat. craticŭla, dim. di cratis o crates «grata, graticcio»]. – 1. a. In genere, piccola grata, cioè sottile e fitta inferriata o rete di filo di ferro o lamierina metallica bucherellata, posta a riparo o a chiusura di aperture o pertugi nelle pareti, e sim.: la g. del confessionale. b. Utensile di cucina adoperato per arrostire carne o pesce a fuoco vivo, sinon. di gratella o griglia. Anche l’analogo strumento di supplizio, di dimensioni maggiori, in uso anticamente: la g. di san Lorenzo. 2. Nella pratica artistica, telaio (detto anche velo) sul quale sono tesi fili disposti in modo da formare una quadrellatura regolare, attraverso la quale, mantenendo fissa la posizione dell’occhio, si osserva l’oggetto da riprodurre e se ne riporta l’immagine sulla superficie da dipingere munita di una quadrellatura che sarà identica se si vogliono mantenere le stesse proporzioni del modello, maggiore o minore se il modello deve essere ingrandito o impiccolito. ◆ Dim. graticolétta, graticolina.